Oli nella Skin Care Viso: Guida Completa
Gli oli per la skincare nutrono, proteggono e donano luminosità alla pelle. Scopri quali scegliere in base al tuo tipo di pelle e come integrarli nella routine.
3/10/202510 min leggere


Oli viso nella skincare: Guida Scientifica
Introduzione: l’olio come strumento funzionale nella cura della pelle
Negli ultimi anni, gli oli per il viso sono tornati protagonisti nella cosmetologia funzionale, superando l’immagine di prodotto “pesante” o occlusivo che spesso li ha penalizzati. In realtà, numerose evidenze scientifiche dimostrano che gli oli vegetali puri, ben formulati e scelti in base alle caratteristiche della pelle, possono costituire un elemento chiave per migliorare l’idratazione, rafforzare la barriera cutanea, regolare la produzione di sebo e contrastare lo stress ossidativo. Comprendere come funzionano, cosa contengono e come usarli correttamente permette di inserirli in modo efficace e sicuro in una routine skincare, adattandoli alle esigenze di ogni tipo di pelle.
Composizione biochimica degli oli: lipidi, acidi grassi e frazioni insaponificabili
Gli oli vegetali utilizzati in cosmetica sono sostanze lipidiche ottenute da semi, frutti o noci tramite spremitura a freddo o estrazione. La loro composizione varia notevolmente in base all’origine botanica, ma tutti gli oli sono costituiti principalmente da trigliceridi, ovvero esteri di glicerolo con acidi grassi. La composizione in acidi grassi ne determina le proprietà cosmetiche. Tra i principali troviamo l’acido oleico, emolliente e nutriente, presente in alte concentrazioni in oli come quello di avocado, mandorle dolci e oliva. L’acido linoleico, più leggero e sebo-simile, è abbondante nell’olio di vinaccioli, di canapa e di rosa mosqueta, ed è particolarmente adatto per pelli impure o sensibili.
Oltre alla frazione grassa principale, gli oli contengono una parte insaponificabile, composta da tocoferoli (vitamina E), fitosteroli, carotenoidi e altri antiossidanti naturali. Questi composti svolgono un ruolo importante nella protezione cutanea, nella riparazione dei danni da radicali liberi e nel supporto alla rigenerazione cellulare. È proprio questa complessità biochimica a conferire agli oli vegetali un potenziale terapeutico superiore rispetto agli oli minerali, che risultano invece inerti e privi di frazione attiva.
Funzioni principali degli oli sulla pelle
Gli oli svolgono una serie di funzioni benefiche a seconda del loro profilo lipidico e della loro composizione molecolare. La prima funzione è quella emolliente, ovvero la capacità di ammorbidire la pelle e ridurre la perdita di acqua transepidermica. Questa funzione è particolarmente utile nelle pelli secche, disidratate o danneggiate. Gli oli sono anche in grado di ripristinare il film idrolipidico naturale della pelle, migliorando l’integrità della barriera cutanea e rendendola più resistente agli stress ambientali.
Inoltre, molti oli vegetali hanno proprietà antinfiammatorie, grazie alla presenza di acidi grassi omega-3 e omega-6 che modulano la risposta infiammatoria. Alcuni, come l’olio di rosa mosqueta o di enotera, stimolano la rigenerazione tissutale e possono essere utili in caso di cicatrici o irritazioni. Altri ancora, come l’olio di jojoba, hanno una struttura chimica simile al sebo umano e sono quindi ben tollerati anche dalle pelli grasse o acneiche, contribuendo paradossalmente a regolare la produzione sebacea.
Differenze tra oli, sieri e creme: confronto funzionale
Nel mondo della skincare moderna è importante distinguere tra i diversi veicoli cosmetici per comprenderne l’efficacia e l’applicazione. I sieri sono prodotti a base acquosa o gelificata, ad alta concentrazione di attivi idrosolubili, e vengono assorbiti rapidamente. Le creme sono emulsioni che combinano fase acquosa e fase grassa, offrendo idratazione e nutrimento in un unico prodotto. Gli oli sono prodotti anidri, privi di acqua, che agiscono principalmente come occlusivi e vettori di lipidi e antiossidanti liposolubili.
Rispetto ai sieri, gli oli hanno una penetrazione più lenta, ma forniscono una maggiore protezione meccanica e un miglioramento della coesione intercellulare nello strato corneo. Rispetto alle creme, gli oli permettono una maggiore concentrazione di attivi lipidici senza emulsionanti o conservanti. Tuttavia, proprio per l’assenza di acqua, non hanno azione umettante e devono essere integrati in routine che includano prodotti idratanti a base acquosa. In altre parole, gli oli non sostituiscono ma completano la skincare, migliorando la funzione barriera e prolungando l’efficacia degli attivi idrosolubili.
Come scegliere l’olio giusto in base al tipo di pelle
La scelta dell’olio viso più adatto deve partire dalla valutazione del tipo di pelle, della sua tolleranza lipidica e degli obiettivi cosmetici. Le pelli secche, disidratate o mature traggono beneficio da oli più ricchi e nutrienti, come quello di avocado, argan, macadamia o olivello spinoso, che contengono alte concentrazioni di acido oleico e antiossidanti. Questi oli aiutano a ristabilire la morbidezza e l’elasticità cutanea, offrendo al contempo una protezione antiossidante.
Le pelli miste, sensibili o acneiche necessitano di oli più leggeri e a elevato contenuto di acido linoleico, come l’olio di vinaccioli, borragine, canapa o rosa mosqueta. Questi oli hanno proprietà riequilibranti, lenitive e seboregolatrici, e sono in grado di migliorare la funzione barriera senza occludere i pori. Particolarmente interessante per le pelli grasse è l’olio di jojoba, tecnicamente una cera liquida, che ha una struttura molto simile al sebo umano e contribuisce a normalizzarne la produzione.
Le pelli sensibili o reattive dovrebbero evitare oli essenziali puri, che possono essere irritanti, e preferire oli vegetali puri, privi di profumi o additivi. In questi casi, l’olio di calendula o di enotera può rappresentare una scelta lenitiva e rigenerante, soprattutto in combinazione con trattamenti barriera.
Come e quando applicare l’olio nella routine skincare
L’olio può essere applicato in diversi momenti della routine, a seconda dell’effetto desiderato. In generale, si consiglia di applicarlo dopo la detersione e l’eventuale utilizzo di sieri idratanti o antiossidanti, ma prima della crema, oppure miscelato ad essa. La quantità deve essere ridotta: bastano poche gocce, scaldate tra le mani e pressate delicatamente sul viso. L’olio sigilla l’idratazione e protegge la pelle dalle perdite d’acqua, ma non la idrata da solo. Per questo motivo, è fondamentale abbinarlo a uno o più prodotti contenenti sostanze umettanti, come l’acido ialuronico o la glicerina.
L’applicazione serale è preferibile per gli oli più ricchi, che necessitano di più tempo per essere assorbiti. Alcuni oli leggeri, tuttavia, possono essere usati anche di giorno, purché non interferiscano con il make-up o la protezione solare. In climi freddi o secchi, l’olio può essere un prezioso alleato anche nelle routine diurne, proteggendo la pelle dalle aggressioni ambientali.
Oli puri o oli formulati: cosa valutare
In commercio esistono sia oli vegetali puri, estratti e imbottigliati senza modifiche, sia oli formulati in blend cosmetici più complessi. Gli oli puri offrono il vantaggio della semplicità, della tracciabilità e della maggiore concentrazione di principi attivi naturali. Tuttavia, la loro conservazione è più delicata e richiede attenzione all’esposizione a luce e calore. Gli oli cosmetici formulati possono contenere una combinazione di oli vegetali, esteri sintetici leggeri e attivi liposolubili come vitamine, coenzima Q10, retinolo o antiossidanti vegetali. Questi prodotti offrono maggiore stabilità, texture più gradevoli e possono essere personalizzati in base a esigenze specifiche.
La scelta tra olio puro e formulato dipende dalle preferenze personali, dalla tolleranza cutanea e dall’esperienza d’uso. In entrambi i casi, è essenziale verificare la qualità del prodotto, la provenienza degli ingredienti e l’assenza di sostanze irritanti o comedogene in caso di pelle reattiva.
Falsi miti sugli oli: sfatiamo i pregiudizi
Esistono ancora molti falsi miti legati all’uso degli oli viso. Il più comune è che siano comedogeni per definizione. In realtà, la comedogenicità dipende dalla struttura molecolare dell’olio, dal tipo di pelle e dalla quantità utilizzata. Oli leggeri e ricchi di acido linoleico, come quello di vinaccioli o di jojoba, sono generalmente ben tollerati anche dalle pelli grasse. Un altro pregiudizio è che gli oli non possano essere usati in estate o di giorno. Al contrario, se applicati in modo corretto e in piccole quantità, possono proteggere la pelle dalle aggressioni esterne, senza interferire con la fotoprotezione. Infine, molti credono che l’olio non possa essere usato su pelli miste o impure. In realtà, alcuni oli hanno proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e sebonormalizzanti che li rendono perfettamente compatibili anche con questi tipi di pelle.
Conclusione
Gli oli per il viso rappresentano una risorsa preziosa nella skincare, ma il loro utilizzo richiede consapevolezza, conoscenza degli ingredienti e capacità di ascoltare la propria pelle. Inseriti nel contesto di una routine ben costruita, possono migliorare l’idratazione, rafforzare la barriera cutanea, prevenire l’invecchiamento e aumentare la tolleranza cutanea agli attivi. La chiave è scegliere l’olio giusto, applicarlo nel momento più adatto e integrarlo con prodotti idratanti, antiossidanti o rigeneranti in base alle reali esigenze cutanee. In un panorama cosmetico sempre più sofisticato, tornare alla semplicità biochimica e funzionale degli oli vegetali può rivelarsi non solo efficace, ma anche profondamente rigenerante.
[ ENGLISH VERSION ]
Facial Oils in Skincare: Scientific Guide
Introduction: Oils as Functional Tools in Skincare
In recent years, facial oils have regained prominence in functional cosmetology, overcoming the stereotype of being heavy or occlusive products. Scientific evidence shows that pure, well-formulated plant oils—selected according to individual skin needs—can play a key role in improving hydration, strengthening the skin barrier, regulating sebum production, and fighting oxidative stress. Understanding how facial oils work, what they contain, and how to use them appropriately allows for their safe and effective integration into a skincare routine tailored to every skin type.
Biochemical Composition of Oils: Lipids, Fatty Acids, and Unsaponifiables
Cosmetic-grade plant oils are lipid-based substances extracted from seeds, fruits, or nuts through cold pressing or solvent-free extraction. Their composition varies widely depending on botanical origin, but all oils consist mainly of triglycerides—glycerol esters of fatty acids. The profile of fatty acids determines the cosmetic properties of each oil. Oleic acid, for example, is rich and nourishing and found in high concentrations in oils like avocado, sweet almond, and olive. Linoleic acid, which is lighter and sebum-compatible, is abundant in grape seed, hemp, and rosehip oils, making it ideal for oily or sensitive skin types.
Beyond their fatty component, oils contain an unsaponifiable fraction composed of tocopherols (vitamin E), phytosterols, carotenoids, and other natural antioxidants. These compounds play a significant role in protecting the skin, repairing oxidative damage, and supporting cellular regeneration. This biochemical complexity gives plant oils a therapeutic edge over mineral oils, which are inert and lack active fractions.
Main Functions of Facial Oils
Facial oils deliver several skin benefits, depending on their lipid profile and molecular composition. Their first function is emollient: they soften the skin and reduce transepidermal water loss. This is particularly helpful for dry, dehydrated, or compromised skin. Oils can also help restore the skin's natural hydrolipidic film, improving barrier function and increasing resistance to environmental stressors.
Many plant oils possess anti-inflammatory properties due to their content of omega-3 and omega-6 fatty acids, which modulate inflammatory responses. Oils like rosehip or evening primrose promote tissue regeneration and are beneficial for scars or irritation. Others, such as jojoba oil, have a chemical structure similar to human sebum, making them ideal for oily or acne-prone skin and even helping regulate sebum production.
Differences Between Oils, Serums, and Creams: Functional Comparison
To effectively integrate facial oils into a skincare routine, it's essential to distinguish them from other vehicles like serums and creams. Serums are water- or gel-based products with high concentrations of water-soluble actives, designed for rapid absorption. Creams are emulsions that combine aqueous and lipid phases, offering hydration and nourishment. Oils, by contrast, are anhydrous products (lacking water), acting primarily as occlusives and carriers of lipid-based antioxidants and active ingredients.
Compared to serums, oils absorb more slowly but offer greater mechanical protection and improved cohesion of the stratum corneum. Compared to creams, oils provide a higher concentration of lipophilic actives without emulsifiers or preservatives. However, since oils do not hydrate on their own, they must be combined with hydrating products containing humectants like glycerin or hyaluronic acid. In this sense, facial oils do not replace but rather complement other skincare products, enhancing barrier repair and prolonging the effects of hydrophilic actives.
Choosing the Right Oil Based on Skin Type
Selecting the appropriate facial oil begins with assessing skin type, lipid tolerance, and cosmetic goals. Dry, dehydrated, or mature skin benefits from richer oils such as avocado, argan, macadamia, or sea buckthorn. These are high in oleic acid and antioxidants, helping restore softness and elasticity while providing antioxidant protection.
Combination, sensitive, or acne-prone skin types require lighter oils with high linoleic acid content, such as grape seed, borage, hemp, or rosehip. These oils offer balancing, soothing, and barrier-repairing effects without clogging pores. Jojoba oil is particularly noteworthy for oily skin: technically a liquid wax, its molecular structure closely mimics human sebum, making it excellent for regulating oil production.
Sensitive or reactive skin should avoid essential oils and opt for pure, fragrance-free plant oils. Calendula and evening primrose oils are excellent choices in such cases, offering soothing and regenerative properties, especially when paired with barrier-repair treatments.
How and When to Apply Facial Oils
Facial oils can be applied at various points in the skincare routine depending on the desired effect. Generally, they are applied after cleansing and the use of hydrating or antioxidant serums, but before or mixed into creams. Only a few drops are needed, warmed between the palms and gently pressed into the skin. Oils seal in hydration and protect against water loss but do not hydrate on their own. For this reason, they should always be used in combination with aqueous-based hydrating products.
Evening application is ideal for richer oils that need more time to absorb. However, some lighter oils can be used during the day, provided they don't interfere with makeup or sunscreen. In cold or dry climates, facial oils are also beneficial in daytime routines, acting as a protective shield against environmental stress.
Pure Oils vs. Formulated Oils: What to Consider
Facial oils are available either as pure, cold-pressed botanicals or as formulated blends containing esters, stabilizers, or lipophilic actives. Pure oils offer simplicity, traceability, and higher concentrations of natural compounds. However, they are more sensitive to oxidation and require careful storage away from heat and light. Formulated oils often combine several plant oils with light synthetic esters and active ingredients like vitamins, coenzyme Q10, or retinol. These blends are generally more stable and offer a refined texture, making them suitable for targeted skin concerns.
The choice between pure and formulated oils depends on personal preferences, skin tolerance, and usage habits. In both cases, it is crucial to verify product quality, ingredient sourcing, and absence of potential irritants—especially for sensitive or acne-prone skin.
Myths About Facial Oils: Debunking Misconceptions
Several myths still surround the use of facial oils. One of the most common is that all oils are comedogenic. In reality, comedogenicity depends on the molecular structure, the oil's oxidation state, the user's skin type, and the amount applied. Lightweight, linoleic-acid-rich oils like grape seed or jojoba are generally non-comedogenic.
Another myth is that oils cannot be used during the day or in warm climates. When used correctly and sparingly, oils can protect the skin from external stressors and enhance barrier function without affecting sunscreen or makeup. Finally, many believe that oils are unsuitable for combination or oily skin. In truth, some oils have anti-inflammatory, antibacterial, and sebum-regulating properties, making them appropriate even for problematic skin.
Conclusion
Facial oils are a valuable skincare resource that, when used mindfully, can significantly enhance skin health. Their effectiveness lies in choosing the right oil, applying it at the optimal time, and integrating it with hydrating and reparative products. A well-formulated oil supports barrier function, enhances hydration, protects against oxidative stress, and promotes skin resilience. In a landscape of increasingly complex cosmetics, returning to the biochemical simplicity and functional richness of plant oils can be not only effective but also deeply restorative for the skin.
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